giovedì, marzo 27, 2008

La parola del giorno

La distimia è un disturbo depressivo cronico, caratterizzato da tristezza accompagnata da sintomi quali scarso appetito, insonnia, affaticabilità, bassa autostima, scarsa concentrazione, sentimenti di autosvalutazione. [..] Puo' essere provocata da un errato esame di realtà da parte del soggetto, che nutre aspettative irrealistiche da sé stesso o da altri. Altre volte, la persona si sente inadeguata ad affrontare le situazioni e reagisce come se fosse in balia delle circostanze.

Sweet view from my kitchen







lunedì, marzo 24, 2008

White-ing for Sensation 2008, Amsterdam Arena



"This - is not - London" [sorry] ;)

domenica, marzo 23, 2008

Easter and other lost things

I wish you all the best, today is (what you want..)

venerdì, marzo 21, 2008

L'amore dura tre anni

Marc Marronnier, pubblicitario parigino, alla fine del suo matrimonio con Anne si ritrova a formulare una teoria che inizialmente sembra avere un enorme successo nella sua testa: L'amore dure tre anni.

All'inizio tutto è bello, perfino voi. Non riuscite a crederci, di essere così innamorati. Per un anno, la vita non è altro che un susseguirsi di mattine assolate, persino di pomeriggio quando nevica.


Marc, portabandiera di questa teoria, non vede l'ora in cuor suo di smentirsi; perché in fondo, se si toglie la maschera del cinico libertino, ha solo una gran voglia d'innamorarsi ancora.

Il libro è divertente, allegro, offre buoni spunti di riflessione per una società di persone che troppo spesso vivono con superficialità ogni cosa, soprattutto i rapporti con gli altri, vogliono e pretendono che tutto sia bello e perfetto e che alla prima difficoltà scappano a gambe levate.

Simona Polselli
su Frédéric Beigbeder

mercoledì, marzo 19, 2008

We try and go as far as we can


And I stand along
A man of stone
Against the driving rain
And the night it's got your number
And the wind it cries your name
Yet we seach for clues win or lose
Listening all the same
The hope still burns eternal
We're the keeper of the flame.


Jimi Jamison

martedì, marzo 18, 2008

Some "open" wishes

domenica, marzo 16, 2008

Non capisco, però.. vabè.

V'è una gelosia villana che è un diffidare della persona amata;
v'è una gelosia delicata che consiste nel diffidare di sé.


F. Pananti

sabato, marzo 15, 2008

Guérissez-moi, le deuxième pièce.

martedì, marzo 11, 2008

Really last (but w/h hope for a [real] **** after)

"e noi immersi nel vino rosso"

Dovrebbe, magari.

Dovrebbe esserci un Tribunale per i delitti contro l'Anima, che nessuna forma di tutela riceve, ma che ferita nel profondo per questo crimine, può cambiare l'intero corso della Vita di chi la possiede.

Dovrebbe esserci come Giudice la Coscienza di ognuno e come Condanna il vedere con i propri occhi come sarebbe stata la Vita della persona alla quale si è ferita l'Anima con tanto scherno e superficialità.

Dovrebbe esserci un limite legale al Pianto che, arrivati ad un certo punto, autonomamente si fermasse, ad indicare che è finita la dose da spendere per chi non ha meritato i tuoi sorrisi ed a maggior ragione non dovrà meritare ancora le tue lacrime.

P.

sabato, marzo 08, 2008

La medicina ha una risposta per tutto.

L'amore è una sorta di meccanismo di sicurezza messo a punto dall'evoluzione per tutelare la specie dalla nostra stessa razionalità. Deve essere irrazionale per assicurare la procreazione e quindi la prosecuzione della specie. I nostri bambini nascono molto vulnerabili e deboli, e hanno bisogno di continue cure da parte dei genitori. E a differenza di altri animali, noi abbiamo un cervello molto sviluppato che ci permette di ribellarci contro i nostri istinti riproduttivi, e rifiutare il duro lavoro di allevare i figli. Potremmo tutti decidere di non avere figli, e la specie si estinguerebbe. Invece continuiamo ad averne. Non può essere un caso che nella maggior parte delle esperienze la fase dell'innamoramento vero e proprio duri circa due o tre anni. È il tempo che serviva ai nostri antenati per mettere al mondo e svezzare un bambino. La follia dell'amore dura quel tanto che basta perché i nostri geni passino alla generazione successiva. L'evoluzione ci ha fornito un potente coinvolgimento emotivo che ci solleva da qualunque pensiero razionale, in modo da prendere una decisione che non è nel nostro interesse ma in quello della specie. [..]

L'alternanza tra stati euforici (quando si è vicini alla persona amata) e disforici (quando ci si separa) ricorda molto da vicino quanto accade nel disturbo bipolare dell'umore. Ancora più evidente e documentato è il legame tra amore non ricambiato e depressione clinica. La semplice separazione dalla persona amata provoca normalmente perdita di appetito, difficoltà di concentrazione, insonnia, perdita di interesse per le attività quotidiane: tutti sintomi comuni nella depressione. Le statistiche sui suicidi indicano nella depressione e nelle delusioni amorose due dei maggiori fattori di rischio. Le stesse fasi di una delusione amorosa (reazione violenta, disperazione, distacco emotivo) somigliano al decorso di una depressione, in cui la totale apatia è spesso lo stadio finale che precede il suicidio.

Frank Tallis

Sineddoche

8 Marzo: Donne.. £%$fanculo. Vi odio.

giovedì, marzo 06, 2008

Talkin' about the 'Pachelbel', I have this one.

domenica, marzo 02, 2008

Il Malato ed il Medico

Un medico chiese al suo ammalato come stava, e quello gli rispose che aveva sudato in modo anormale. "Molto bene", disse il medico. Tornò una seconda volta a chiedergli come stava, e quello rispose che era stato colto da un brivido che l'aveva scosso da capo a piedi. "Molto bene anche questo", disse il medico. Quando andò a fargli la terza visita e gli chiese della sua malattia, l'ammalato gli annunziò che aveva avuto un attacco di diarrea. "Bene, bene anche questo", dichiarò il medico, e se ne andò. Così, quando uno dei suoi parenti venne a trovarlo e gli chiese come andava, l'ammalato rispose: "A forza di andar bene sto morendo".

Così molte volte gli uomini sono ritenuti dal loro prossimo, con una valutazione puramente esteriore, felici per qualche fatto che nel loro intimo è causa delle più vive sofferenze.